Poco fa, dopo aver completato di cucire una fascia, sono uscita in balcone. La leggera brezza era carica di fresca salsedine, il mare calmo e silenzioso accarezzava dolcemente la sabbia, le luci gialle del porto univano tutto in un caldo abbraccio...sulla sinistra si riconosceva il profilo della calabria. Sopra di me, un notturno cielo pieno di infinite stelle brillava di una luce magnetica. Avevo appena allattato mio figlio, e stavo mangiando un biscotto davanti a quello scenario incantevole.
In poco più di mezz'ora sono stata baciata dal miracolo della vita e dal miracolo della natura, Grazie a Dio queste sono le emozioni che ti permettono di ricaricarti e affrontare quanto di difficile ti riserva il destino.
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4 luglio 2013
3 luglio 2013
Allattare in pubblico è un'offesa al pudore?
"Ma è per la nostra privacy!" ... d'accordo! Ma...
28 aprile 2013
FIGLI RIBELLI O SOTTOMESSI: perché?
I figli ribelli e quelli sottomessi hanno in comune un genitore persecutore ovvero un genitore, assillante e prepotente, che non dà spiegazioni rispetto alle sue decisioni che sono insindacabili e categoriche. Il bambino, a questo punto, ha due possibilità sottomettersi alla volontà del genitore, senza porsi domande, oppure cercare di ribellarsi quando ritiene di subire delle ingiustizie ... l'unica differenza tra i due profili è che, mentre un bambino ribelle è cosciente delle sue potenzialità, quello sottomesso le ignora volutamente per non entrare in conflitto con il genitore ... ciò che li accomuna è la solitudine.
14 marzo 2013
SIDS & Sonno condiviso
Qualche settimana fa ho partecipato ad un corso sulle manovre di disostruzione delle vie aeree, tenuto dalla CROCE ROSSA. Il corso terminava con l'illustrazione delle linee guida anti SIDS. E' stato particolarmente interessante scoprire perché sia più sicuro far dormire il piccolo supino, piuttosto che prono, per evitare che inali eventuali rigurgiti (a prima vista potrebbe sembrare più rischioso, ma ci sono serie motivazioni anatomiche per cui non lo è).
Resta il fatto però che allattare a richiesta, senza condividere il letto può diventare molto stressante per la mamma (ma anche per il piccolo, che deve piangere per riavere il seno) che deve svegliarsi spesso durante la notte per allattare e, per sfinimento, passa all'aggiunta pre nanna "così dorme tutta la notte", passando poi gradualmente al latte artificiale "perché il latte finisce". Eppure allattare al seno è un fattore di protezione, soprattutto la suzione notturna ... per la quale, invece, viene consigliato l'uso del ciuccio, nonostante non sia molto compatibile con l'allattamento, dal momento che il lavoro che i bambini compiono sul ciuccio è faticoso, ma inutile, non stimolando la produzione di latte ... e loro si accorgono presto della differenza.
9 marzo 2013
Il "vizio" di stare in braccio
Quante volte mi son sentita dire, tra le varie critiche alla comodità della fascia, che utilizzandola avrei viziato mia figlia, che lei non avrebbe mai voluto camminare da sola, vista la "comoda" alternativa ... E invece devo ammettere che sto usando sempre meno la fascia (giusto nei momenti di stanchezza della piccola, che diventa sempre più autonoma, con il passare del tempo ...)
I suoi fratelli sono stati nel passeggino per due anni e mezzo circa ed eliminarlo è stato particolarmente difficile con il secondogenito, che non era precisamente un patito camminatore. Chi abbia questo dubbio (molto spesso sollevato da altri), può tranquillizzarsi: prima di lanciarsi sicuri verso il mondo, i bambini hanno bisogno di sviluppare un'attaccamento solido verso i genitori, di sapere che ci sono, che li amano, che hanno fiducia in loro ... cercare di renderli autonomi anzitempo (lasciandoli dormire soli, non rispondendo ai loro bisogni primari) non favorisce questo tipo di relazione e rende più difficile e ansiogeno il distacco.
In parole semplici: più si evita di prendere in braccio il bambino nella primissima infanzia, temendo di viziarlo (chissà chi ci mette in testa queste idee balorde!), più il bambino faticherà ad accettare l'idea del distacco e pretenderà di stare in braccio quando diventerà più grande, perché quel bisogno primario (contatto) non è stato soddisfatto.
15 febbraio 2013
RISPETTARE LA NATURA ...
Non è l'ennesimo appello ecologista, non solo quello per lo meno ... E' che parlando con qualcuno, leggendo di qualcun altro e osservando altri ancora, mi rendo conto che molti non hanno ben chiaro nella loro testa questo concetto, che "banalmente" viene associato al riciclo, alla raccolta differenziata, all'inquinamento ... al rispetto per gli esseri viventi, animali o piante che siano: ma gli esseri umani non sono anch'essi animali?
24 gennaio 2013
GIOCARE FUORI ... in libertà!
I parchi gioco per bambini dai 3 anni in su sono una realtà abbastanza comune nelle città, ma a parte le ludoteche private e gli asili nido dove possono giocare quei bambini che hanno magari appena iniziato a gattonare? Non ci sono ancora spazi all'aperto allestiti per loro, forse perché, non essendo ancora autonomi negli spostamenti, si dà per scontato che i bambini di quell'età debbano rimanere buoni e tranquilli nei loro passeggini. Ma come si fa a costringere un bambino in piena fase esplorativa a rimanere seduti a guardare gli altri bambini più grandi giocare e divertirsi?
13 gennaio 2013
Maternità & Lavoro
L'istituzione del congedo di maternità, in Italia, risale agli anni '70, periodo in cui c'è stata la diffusione a macchia d'olio del latte artificiale, grazie ad un'abile operazione pubblicitaria, che è riuscita a far credere al mondo intero che il latte artificiale fosse migliore di quello materno, ed al movimento femminista, che vedeva nell'allattamento materno un limite alla realizzazione e alla libertà della donna: per poter diventare competitiva nel mondo del lavoro, doveva sottostare alle stesse regole degli uomini.
11 gennaio 2013
SONNO CONDIVISO & ALLATTAMENTO ... in ospedale
Magari in qualche ospedale più moderno (o ristrutturato di recente), ci saranno già i letti per la degenza che si vedono in telefilm USA, come Grey's Anatomy, E.R., Dr. House ... mi riferisco a quei letti con le barriere laterali che, ad occhio e croce, sembrerebbero ad una piazza e mezza ... Peccato non averlo avuto nell'ospedale dove ho partorito, circa un anno fa!
Credo siano i letti ideali per i reparti di maternità, non solo perché adattabili alle esigenze delle pazienti, semplicemente premendo un tasto del telecomando, ma soprattutto perché essendo dotati di 4 praticissime barriere anticaduta, non 2, che sarebbero solo d'impiccio (*), permetterebbero di eliminare quelle odiose cullette di plastica / gabbiette (a seconda degli ospedali) in cui siamo "costrette" a far dormire i neonati durante la degenza ... perché l'altezza e la larghezza dei letti da degenza tradizionali (quelli di 50 anni fa, per intenderci) non sarebbero molto indicati per il sonno condiviso, vista la mancanza di barriere: quelle adatte, anche volendo richiederle, impediscono non solo di cadere, ma anche di scendere dal letto (*)
C'è anche chi, come ho fatto io, corre il rischio e decide di dormire insieme al bambino comunque, rinunciando al riposo, anche se, tra la scomodità di quei letti, i morsi uterini, i punti di sutura eventuali e le poppate notturne, non si riuscirebbe a riposare bene comunque ...
Gran parte della letteratura scientifica si sta ricredendo sui possibili rischi legati al sonno condiviso e sta rivalutandone i vantaggi per l'allattamento, che va protetto e avviato già in ospedale, come prescrivono i famosi "10 passi UNICEF" del 2009. Uno di essi è favorire il "rooming in", che non è sufficiente perché non tiene conto della stanchezza che si accumula quando non si riesce a riposare bene ... e la stanchezza non è la migliore delle alleate per cominciare bene un'allattamento.
E allora perché non sostituire le cullette e le incubatrici con dei letti più comodi per le mamme e delle fasce per praticare la marsupio terapia anche in ospedale, magari anche da portare via (solo le fasce ovviamente!) invece dei soliti pacchi dono, pieni di campioncini e pubblicità inutili. Sono certa che sarebbe un modo molto efficace di incoraggiare l'allattamento al seno!
Altri due passi molto importanti sono l'informazione del personale e il "divieto" di somministrare liquidi diversi dal latte materno prima che il neonato venga allattato dalla madre, che sono strettamente correlate: nelle strutture pubbliche accade infatti molto spesso che qualcuno consegni alle neomamme (soprattutto se primipare) un biberon di latte artificiale "altrimenti finché arriva la montata lattea, il piccino muore di fame!", soprattutto dopo un cesareo ... Sarà perché le ditte produttrici premiano le direzioni degli ospedali "amici" o è solo necessità impellente di un corso di aggiornamento obbligatorio? Avendo constatato quante ostetriche aggiornate, passano dalle strutture pubbliche a quelle private o alla libera professione, mi sembra più verosimile la prima opzione!
25 dicembre 2012
PORTARE IN FASCIA: riflessioni sulla mia esperienza
Simona ha quasi 14 mesi, ma, nonostante diventi ogni giorno più pesante e quindi sarebbe, forse, più comodo il passeggino, io non riesco a fare a meno della fascia ... perché:
- posso entrare e uscire di casa quando voglio, con qualsiasi condizione meteo, anche se ci sono auto parcheggiate proprio sotto casa (e in quel caso, uscire con il passeggino diventa molto difficile, soprattutto al rientro, con le borse della spesa o la bimba addormentata)
- posso allattare in movimento, anche se piove (situazione molto critica, con un passeggino)
- non corro il rischio di essere investita (i marciapiedi della mia città non sono tutti "a misura di passeggino")
- ho la piccola sempre sott'occhio (impossibile con il passeggino non reversibile)
- non ho nessun problema nel viaggiare con i mezzi pubblici, anche se sono molto affollati
Le uniche difficoltà che ho trovato finora, sono nell'uso della fascia sopra il giubbotto, soprattutto quella ad anelli, ma solo perché gli anelli ostacolano l'apertura del giubbotto ... quando devo allattare.
In generale, comunque, indossare qualsiasi fascia, sopra al giubbotto, comporta dei disagi per la mamma, perché non ci si può alleggerire, senza togliere la fascia, quando si entra in un locale riscaldato... Sarebbe meglio, quindi, indossare la fascia sui vestiti (una milk shirt sarebbe l'ideale) e coprirsi con una mantellina (magari in pile, che tiene ben caldo ed è anche un po' impermeabile), molto più pratica del classico giubbotto imbottito ... anche mentre si allatta.
Ma il passeggino? Riuscirò ad usarlo? Considerando le barriere architettoniche di casa mia, sarà sempre e comunque più pratica la fascia ... anche quando la bambina comincerà a camminare da sola e il tempo trascorso in fascia sarà sempre meno ... Attualmente, lo uso per andare a fare la spesa settimanale (non potendo permettermi l'auto) per trasportare le buste, più che la bimba, che al ritorno, viaggia in fascia ...
A conti fatti, quindi, non lo ricomprerei: i carrelli per la spesa costano molto meno ...
20 dicembre 2012
A CHI MI DICE ...
... che senza pannolini, viene la displasia alle anche: a me risulta essere un problema congenito, non acquisibile ... in ogni caso per non "rischiare", porto in fascia, sul fianco e il "problema" è risolto
... che non userebbe mai la fascia, perché sembrerebbe una zingara e poi non è educativo: 1) le zingare, almeno quelle che vedo in giro io, hanno un passeggino, anche se non proprio di primo pelo e neanche l'ultimo modello motorizzato (ma a che accidenti serve montare un motorino su un passeggino?), oppure portano il bambino in braccio; 2) se qualcuna porta in fascia, evidentemente, la trova comoda; 3) non trovo niente di male nel sembrare una zingara o un povero cristo del 3° mondo... sono altre le cose di cui vergognarsi; 4) ... e portare un bambino in braccio, spingendo il passeggino vuoto, è educativo? Io lo trovo semplicemente scomodo!
... che il cibo comune non è adatto all'alimentazione dei neonati di 6 mesi e il baby food è più nutriente, sicuro e digeribile: 1) nelle linee guida dell'OMS non si parla di baby food, ma di cibo familiare; 2) nel baby food sono presenti la stessa carne, gli stessi cereali, la stessa frutta e verdura, lo stesso pesce che mangiamo noi, con aggiunta di sale, succo di limone, olio di girasole (neanche di oliva, figuriamoci con l'olio evo quanto costerebbero!), zucchero, amido di mais, patate ecc... il tutto già cotto (tranne forse per la frutta, di cui non c'è poi tanta varietà), semplicemente frullato (l'omogenizzazione è un'"invenzione" tutta italiana) e confezionato sottovuoto... (e qui arriviamo al terzo punto); 3) considerando gli "intrusi" indesiderabili (sale e zucchero, olio di girasole), l'inquinamento globale (l'oasi plasmon dovrebbe essere su un'altro pianeta per garantire la sicurezza dei suoi prodotti), i trattamenti a cui sono sottoposti (anche a casa si può frullare un po' di spezzatino, non serve la laurea in scienze dell'alimentazione), a che titolo si può definirli più nutrienti, sicuri e digeribili? Io li definirei solo più costosi e inutili...
... che togliere troppo presto il pannolino ad un neonato è innaturale e violento: perché, invece, tenerlo a macerare nei suoi escrementi, anche se per pochi minuti, è un' atto d'amore e profondo rispetto per il suo essere bambino... e vogliamo parlare di quanto siano naturali i pannolini u&g? Lo sono così tanto ... che crescono sugli alberi! Piccola puntualizzazione: praticare l'EC non è costringere il bambino a farla nel vasino, ma imparare a conoscerlo, stabilire un dialogo, lasciando che esprima i suoi bisogni come può: da questo punto di vista, la vera violenza è nell'uso del ciuccio e del pannolino...
... che praticare l'EC è snervante, faticoso ecc ... : è inevitabile, prima o poi bisognerà toglierlo e più tardi si comincia più è difficile: poi non ci lamentiamo se se la fa addosso o nel letto senza accorgersene: non è colpa sua, ma nostra: noi lo abbiamo "costretto" a farla nel pannolino per 18 e più mesi e adesso all'improvviso non ci va più bene ... tutte matte queste mamme!
... ma allatti ancora? Svezzala che ti liberi un po': 1) non è una cosa che si fa da un giorno all'altro; 2) il seno è il mio salvagente perché se non ho niente in casa, mia figlia non muore di fame; 3) se sono in giro e non ho acqua con me, posso attaccarla al seno; 4) non c'è fretta: sarà lei a decidere quando è il momento (l'OMS raccomanda l'allattamento anche oltre i 2 anni)
... non posso allattare/praticare EC, devo tornare a lavoro: in parte ti do ragione, ma è proprio necessario? Se hai un buon lavoro, con tutti i diritti assicurati, puoi prolungare il congedo "quasi senza" problemi, se invece sei precaria e ciò che guadagni ti basta appena per latte, pannolini, nido/baby sitter e baby food, credo proprio che non ne valga la pena! Se poi hai i nonni disposti a fare da baby sitter, meglio per te, ma sappi che nessuna delle tue regole/raccomandazioni sarà rispettata e applicata!
... volevo allattare, ma ho avuto un forte spavento e da allora niente latte: ma chi ci crede? Nella Preistoria, quando le belve feroci giravano liberamente ed entravano nelle caverne senza chiedere il permesso, c'era davvero di che spaventarsi, ma non c'erano le sanitarie e le farmacie a dispensare il latte artificiale... allora perché l'Umanità non si è estinta milioni di anni fa?
... dormire con il bambino? E' fuori discussione!: e allora preparati a lunghe notti insonni, biberon da preparare alle sei del mattino, con appena due ore di sonno alle spalle, lunghi ed estenuanti tentativi di mettere a letto il piccolo (e come lo metti giù si sveglia) ... ma perché complicarsi la vita inutilmente?
22 novembre 2012
Le "giuste" motivazioni ...
In questo vile mondo, dove si deve guadagnare per sopravvivere, non credo che le motivazioni etiche siano abbastanza convincenti, se non affiancate da motivazioni economiche ... per dirlo in parole povere: chi non ha lavoro, un minimo di stipendio per vivere e non ha il sostegno di nessuno, se non in minima parte, è sicuramente più propenso ad affrontare e superare le difficoltà non solo dell'EC, ma anche dell'allattamento al seno, pur di riuscire a crescere i propri figli.
8 novembre 2012
Eccesso di autostima ...
Mia madre è un esempio lampante di come l'eccesso di autostima (apparente!) di un genitore possa essere deleterio nel rapporto con i figli.
Mi rendo conto che, ai suoi tempi, un figlio non poteva permettersi di contraddire i propri genitori e la patria potestà era presa un po' troppo sul serio ... ma non credo che lei non abbia mai cercato di farsi valere, anzi: so per certo che con la nonna erano tutti i giorni litigi ... e non certo perché fosse particolarmente repressiva, semmai, dai racconti di mia sorella e di mio padre, che l'hanno conosciuta, era forse più "democratica" della figlia ... Quindi era lei che vedeva il mondo in maniera distorta e non c'era (e tutt'ora non c'è) verso di farle cambiare idea, semplicemente perché lei "ha sempre ragione", e il resto del mondo "ha torto"! Anche quando è palese il contrario...
3 novembre 2012
La gelosia per il nuovo arrivato
Quando ho scoperto di aspettare Angelo, è stata una grande "sorpresa" per tutti ... Io per prima, l'ho presa malissimo: avevo appena eliminato pannolini e passeggino e, sinceramente non avevo alcuna voglia di ricominciare tutto da capo. Oltretutto vedevo questa nuova gravidanza come un torto nei confronti di Marco, che di lì a poco avrebbe iniziato l'asilo e che aveva appena iniziato a dormire nel suo lettino ...
Non sapevo come dirglielo, mancavano appena tre mesi (ho scoperto la gravidanza, poi confermata dal test, al sesto mese, grazie ad un calcio) e io, oberata di preparativi (e di pensieri poco felici) ho pensato "bene" di rimandare tutto a quando il bambino sarebbe nato: mai commesso errore più grande!
30 ottobre 2012
L'igiene naturale infantile è da estremisti?
"Sapete? Da dieci mesi, faccio "spannolinamento estremo": è uno sport completo, perché allena sia la mente (se ti distrai un'attimo, perdi ... la pipì o la popò) che il corpo (devi spogliare e, contemporaneamente, portare il bambino in bagno, in pochi secondi ... e poi rivestirlo, tenendolo in braccio se sei fuori casa). Pensate che, se non commetto errori, a fine giornata ho pure un premio: nessun vestitino da lavare!"
29 ottobre 2012
Una nonna gelosa
Quando le ho detto di essere incinta, mi ha consigliato senza mezzi termini di abortire, perché non potevo permettermi di affrontare tutte le spese annesse e connesse alla nascita di un bambino e lei non era disposta a tenermela, se avessi dovuto lavorare. Mi rendo conto che non ha alcun senso la gelosia di mia madre nei confronti di mia figlia, eppure i suoi atteggiamenti mi portano a pensare proprio questo:
27 ottobre 2012
Il primo compleanno di Simona
E' già passato un'anno? Sembra ieri che ti tenevo tra le braccia e ti allattavo per la prima volta, piccolo esserino tenero e indifeso, dopo aver rischiato di perderti appena nata. Dobbiamo la tua vita alla tenacia del tuo papà e della pediatra dell'ospedale di Putignano, che non si sono arresi e non ti hanno lasciato volare via come un angelo, verso il Paradiso ...
Non voglio pensare a cosa sarebbe stato di me senza di te, ma a cosa vorrei costruire CON TE: il rapporto che con mia madre non ho mai avuto! Spero di essere capace di ascoltare e rispettare le tue idee anche se in contrasto con le mie, di guidarti nelle tue scelte senza importi le mie, di diventare per te una confidente, una consigliera, di riuscire a conquistare e mantenere la tua fiducia ...
I nostri giochi, i tuoi progressi, i tuoi gusti ... ogni singolo momento passato insieme resterà impresso nella mia mente, perché io possa raccontartelo, quando me lo chiederai ...
In me avrai sempre qualcuno su cui contare, che ti appoggia incondizionatamente, che non ti giudica, ma semplicemente ... TI AMA!
la tua mamma
19 ottobre 2012
Giochi "pericolosi"
Alcuni giocattoli non sono pericolosi a livello fisico, ma per il condizionamento psicologico che provocano. Un condizionamento che nel caso dei bambolotti fa molto comodo alle industrie specializzate in puericultura, alimenti per l'infanzia, case farmaceutiche ... ma sicuramente non all'ambiente e ai nostri futuri nipoti, senza contare il bilancio familiare ...
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