15 febbraio 2013

RISPETTARE LA NATURA ...

Non è l'ennesimo appello ecologista, non solo quello per lo meno ... E' che parlando con qualcuno, leggendo di qualcun altro e osservando altri ancora, mi rendo conto che molti non hanno ben chiaro nella loro testa questo concetto, che "banalmente" viene associato al riciclo, alla raccolta differenziata, all'inquinamento ... al rispetto per gli esseri viventi, animali o piante che siano: ma gli esseri umani non sono anch'essi animali? 
 
Il punto è che troppo spesso sembra che qualcuno se lo dimentichi e si consideri un essere superiore, un dio, trovando disdicevole (o pericoloso) qualunque aspetto che ci accomuni agli animali ... allattamento, parto vaginale, istinto ...
Troppa medicalizzazione, troppe linee guida (alcune decisamente assurde, soprattutto in passato), scarsa diffusione dell'allattamento al seno: sembra che le mamme umane, secondo la scienza medica, debbano dimenticare (o abbiano dimenticato) come si assolve questo compito, che la Natura ha assegnato loro ...

In Italia si ricorre troppo spesso al cesareo, e al latte artificiale, e per i motivi più strani e assurdi: dalla più generica sofferenza fetale all'ipotesi (perché dall'ecografia non si può averne la certezza) di macrosomia fetale (dimensioni eccessive del feto) per il primo e necessità di tornare al lavoro, nonché "improvvisa", ma (chissà perché) "prevedibilissima" carenza di latte, per il secondo ... perché per anni le linee guida hanno sancito la necessità di allattare al seno non oltre il terzo mese, per evitare gravi carenze vitaminiche e minerali al bambino (sul mio libretto di dimissioni, di appena 15 mesi fa, c'è scritto di "allattare per 78 gg"), di non farlo dormire nel lettone, per evitare la SIDS e dare il ciuccio, per lo stesso motivo (anche se l'allattamento al seno e il contatto sono il miglior fattore di protezione contro questo rischio), compromettendo così la produzione di latte materno, di svezzare al 4° mese con alimenti dietetici per l'infanzia e rispettando alla lettera le tabelle per evitare allergie ... Seguire l'istinto? Ma scherziamo? Cosa può saperne una primipara di come si accudisce un bambino ... bisogna istruirla!

Il rispetto per la natura, quindi, è un concetto decisamente più complesso ... perché gli esseri umani sono organismi "sessuati"? E' evidente che se ci sono maschi e femmine significa che hanno compiti FISIOLOGICI diversi, che non sono "interscambiabili" ... Tralasciando i vari discorsi sulla parità dei diritti e delle opportunità, sul lavoro in casa o fuori casa, sulla religione e la morale, argomenti su cui ogni opinione può essere accettabile ... vorrei porre il mio quesito su basi esclusivamente "naturalistiche": gli omosessuali possono avere figli? O meglio: si può sostituire la figura femminile della mamma o quella maschile del papà agli occhi di un neonato? O questa storia delle pari opportunità ci sta prendendo un po' troppo la mano?

Non ho niente contro gli omosessuali, che tra l'altro sono presenti in tutte le specie animali, ma non mi sembra che quelli di altre specie si siano mai posti il problema ... sarà che non hanno i nostri mezzi, la nostra scienza ... non credo però che siano meno intelligenti di noi nell'accettare passivamente l'impossibilità di avere figli propri. In molte specie animali, però, è diffusa la pratica di prendersi cura dei cuccioli rimasti orfani ... anche se credo siano soprattutto le femmine a farlo.

Nella specie umana, anche i padri sono in grado di "allattare" ... con il biberon, il ché non è negativo, anzi ... ciò che mi lascia un po' perplessa è passare dalla "supplenza" all'"allattamento di ruolo", cioè (a parte i casi limite in cui la madre non può davvero allattare per seri motivi di salute) che le madri rinuncino ad allattare in favore dei padri ... non sono del tutto convinta della possibilità di "interscambiare" i ruoli tra madre e padre, per lo meno nei primi tre anni di vita del bambino ... ma potrebbe anche essere un mio limite ...

Mi ha turbato molto un servizio trasmesso, qualche settimana fa, nel  programma televisivo "Le Iene", in cui si spiegava come le coppie gay potessero riuscire ad avere dei figli propri: sia nel caso femminile che in quello maschile era necessario l'intervento dell'altro sesso, nel concepimento, e in entrambi i casi, ovviamente, uno dei partner ne era escluso ... nel caso della coppa al maschile, però, la situazione era parecchio più complessa (fecondazione assistita + utero in affitto) rispetto alla coppia al femminile (e questo già dovrebbe far riflettere ...), ma ciò che mi lascia più perplessa è quanto dovrebbe avvenire dopo la nascita:
  • nella coppia al femminile, l'allattamento al seno sarebbe possibile, mentre in quella al maschile, no ... e considerando i benefici del latte materno per il neonato, l'idea di privarlo di questa possibilità mi sembra al quanto egoistica
  • sia che nasca un maschio o che nasca una femmina, avere genitori dello stesso sesso, magari diverso da quello del bambino, non potrebbe creare confusione nel piccolo, che inizia ad esplorare il proprio corpo, non avere qualcuno con cui rapportarsi, che sia simile a lui? Come si spiega, ad un bambino che ha meno di 3 anni, l'omosessualità? 
Alla luce di queste considerazioni, mi chiedo se non sia più "semplice" l'adozione di bambini più grandicelli, almeno per le coppie al maschile, per le quali la procreazione sarebbe parecchio più complessa: in questo modo si appagherebbe non solo il loro bisogno di famiglia, ma anche quello di bambini orfani o abbandonati, che per la loro età un po' "avanzata", trovano meno facilmente famiglie disposte ad accoglierli ...

Certo "non è proprio come avere dei figli propri" (potrebbe obbiettare qualcuno ...), ma se si mette il bene dei bambini davanti alle proprie egoistiche esigenze (da buoni genitori si dovrebbe fare così), credo sia la soluzione più sensata ... c'è solo un problema: in Italia, single e coppie gay non possono adottare nessuno!

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