19 ottobre 2012

Giochi "pericolosi"

Alcuni giocattoli non sono pericolosi a livello fisico, ma per il condizionamento psicologico che provocano. Un condizionamento che nel caso dei bambolotti fa molto comodo alle industrie specializzate in puericultura, alimenti per l'infanzia, case farmaceutiche ... ma sicuramente non all'ambiente e ai nostri futuri nipoti, senza contare il bilancio familiare ...
Un esempio lampante ce lo offrono le pubblicità del nuovo Cicciobello Bua, del BabyAmore Pipì & Popò Sederino Rosso e di tanti altri bambolotti ... Provate a guardare i video delle pubblicità: quanti accessori sono forniti a corredo del bambolotto? Biberon, cuccio, pannolini, cremina per il cambio, per non parlare di carrozzina, culletta, fasciatoio, passeggino ... tutti rigorosamente da acquistare a parte, per avere il set completo, altrimenti "non" si può giocare. Se poi aggiungiamo anche i passeggini per bambini veri griffati Hello Kitty, direi che il quadro è completo. Non c'è da meravigliarsi che le neomamme diano per scontato che per crescere un bambino ci vogliano tutte queste attrezzature, che il ciuccio e i pannolini siano irrinunciabili, nonostante il "sederino rosso", che l'allattamento al seno debba essere "valorizzato" visto che la soluzione più comoda e scontata è il biberon, riempito con la camomilla, lo sciroppo e chissà cos'altro... 
Per citare qualche esempio ... 
  • l'anno scorso, quando Simona era appena nata, durante una visita da mia suocera, ho incontrato la mia nipotina, che è rimasta scandalizzata nel vedermi allattare la bambina al seno e mi ha "rimproverato": per lei l'unico modo di allattare un bambino era con il biberon, sia perché era abituata a giocarci, sia perché aveva sempre visto allattare così le sue cuginette più piccole e lei stessa non ha quasi per niente conosciuto il seno.
  • quando ero piccola, i miei zii olandesi vennero in vacanza da noi e mi portarono una bambola (mai vista in Italia) che beveva e faceva pipì ... nel suo vasino. Era l'unica bambola che avessi, capace di un simile "miracolo" per cui non mi è mai passato per la testa di metterle il pannolino (che tra l'altro non c'era nella confezione), anche se ne vedevo la pubblicità in TV, al più le ho messo le mutandine (che invece erano a corredo). Quando, 12 anni dopo, sono diventata mamma per la prima volta, se non fosse stato per mia suocera e mio marito, non avrei mai pensato che fossero necessari i pannolini.
Non sono solo giocattoli ... ma un vero e proprio corso pre parto per mammine in erba, perché quando le bambine che ci hanno giocato diventeranno mamme, potrebbero non essere abbastanza motivate a portare avanti l'allattamento al seno (che richiede pazienza e dedizione), avendo già l'alternativa "comoda" a portata di mano, compileranno liste nascita chilometriche,  pensando di aver bisogno di chissà cosa per accudire un bambino e si dispereranno quando il bambino preferirà le loro braccia al passeggino di Hello Kitty ... La maternità farà rivivere loro i giochi dell'infanzia, con la differenza che i neonati non sono bambolotti, con cui si può scegliere quando e se giocare ... 
E' necessario, quindi, attuare un contro condizionamento, spiegando ai bambini che tutti questi accessori non sono indispensabili, che i neonati si possono allattare al seno, che si può fare a meno di pannolini, dei ciucci e dei passeggini, che ci sono anche le fasce (magari cucendo loro delle fasce per portare le bambole o i peluches), che ciò di cui un neonato ha davvero bisogno è il contatto con la sua mamma ... e chissà, magari si riuscirà ad evitare l'acquisto almeno degli accessori venduti a parte ...

3 commenti:

  1. in parte ti dò ragione, in parte mi sembra un'analisi un po' esagerata.
    sicuramente c'è un'industria che ci bombarda di pubblicità e convince i nostri bambini di dover avere miliardi di giocattoli. dall'altra però non è che i singoli giocattoli siano di per sè dannosi, è dannoso il modo in cui vengono ad imporsi. la cosa che trovo più preoccupante è questa netta distinzione fra i giochi da maschio e da femmina. i bambolotti sono da femmina e le confezioni sono tutte rosa. se ci fai caso anche le pubblicità sono sdolcinate per le femmine, aggressive per i maschi. io non credo invece che un bambino piccolo preferisce un gioco piuttosto che un altro solo in base al suo sesso. rigurdo agli accessori per bambolotti, i bambini nel gioco vogliono imitare gli adulti e qualche volta possono essere utili per spiegare e rendere familiare a loro qualcosa che fa parte della vita. penso alle visite mediche, alla nascita di un fratellino, ad imparare ad usare il vasino... tutte cose che, nella mia esperienza, sono state semplificate dall'acquisto di giocattoli come questi. riguardo al biberon, io ho sempre allattato al seno e non ho mai comprato una confezione di latte artificiale. ma il biberon lo abbiamo usato prima per dargli il mio latte tirato, poi per l'acqua, una volta smesso di allattare per il latte vaccino. mio figlio (ho 2 maschi) giocava a dare il biberon a un pupazzo, perchè vedeva mio marito darlo al fratellino, a fargli il bagnetto e cambiargli il pannolino, spesso gioca a cucinare. oppure gioca a fare il dottore imitando quello che vede fare al suo pediatra. insomma dipende tutto da come in famiglia si vivono certe cose, è chiaro che se un bambino non ha mai visto una mamma che allatta al seno gli sembrerà strano, se non ha mai visto il padre cucinare o cambiare un pannolino penserà che è qualcosa che riguarda solo le donne e quindi i bambolotti saranno giochi per femmine, così come una bambina che non vede mai la mamma guidare penserà che le macchinine sono giochi da maschi. è tutto nell'esempio che gli diamo, e ovviamente nei limiti che imponiamo agli acquisti... anche se con i nonni è spesso molto difficile limitare i regali.

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    1. anch'io faccio riferimento alle bambine, parlando di bambolotti, ma perché al di la del discorso gioco, solo loro da grandi avranno la possibilità di allattare al seno ... ciò su cui volevo far riflettere è che ci sono anche altri modi di essere mamme, anche se di un bambolotto, senza biberon (che tra l'altro può compromettere la riuscita dell'allattamento materno), senza passeggino, senza pannolino ... il punto è dare ai bambini anche un alternativa, parlare con loro (come si fa del resto per tutto, no?) anche di questo, perché non è mai troppo presto per iniziare ad avere pregiudizi (questo è il "pericolo"). Ci vorrebbe la par condicio anche in questo settore, ma purtroppo gli interessi delle industrie per l'infanzia, che pagano la pubblicità, vanno "tutelati" ... comunque, grazie per il tuo punto di vista

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  2. ho letto con molto piacere questo tuo articolo e anche il commento di CosmicMummy.
    sono d'accordo con entrambe.

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